Da qualche tempo mi frullava in testa un'idea: scrivere un blog al femminile che potesse essere letto anche dagli uomini. Un blog di cucina? Sì, ma non solo. Un blog di bon ton e costume? Anche. Un blog che parlasse di libri e film? Certamente, magari con una rubrica dedicata alla posta dei lettori, come:"Scrivi a Cheddonna".
Sì, più ci pensavo più mi sembrava una buona idea, ma come avrei potuto chiamarlo?....Ma certo! Oui, Je suis Cheddonna! ;)

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cheddonna1.blogspot.com

mercoledì 12 marzo 2014

Scrivi a Cheddonna (2)

Cari amici, come promesso, da questa settimana prende il via la nuova rubrica :"Scrivi a Cheddonna", che ospiterà le vostre lettere.
Mi scrive Paola, da Bologna:

"Cara Cheddonna,
mio figlio Marco e il suo amico del cuore, Michele, sono sempre stati molto in competizione tra loro e, nei tre anni delle medie, avevano sempre i voti più alti della classe. 
Ora che hanno iniziato il liceo in due diverse scuole si sono un po' persi di vista, e mi  preoccupa il fatto di non  sapere quali sono stati i  voti  di Michele sulla  pagella del primo quadrimestre. Come posso fare, secondo te?"

"Cara Paola,
capisco la tua preoccupazione, ma mi sento di tranquillizzarti. Se tuo figlio non prende l'iniziativa, prova a invitare il suo amico a casa vostra e, chiacchierando amabilmente, domandagli come si trova a scuola e  quali sono le sue materie preferite: vedrai che, piano piano, ti svelerà anche i suoi voti in pagella. Potresti anche approfittare di un suo momento di distrazione per leggere i suoi messaggi sul cellulare (che avrà dimenticato in giro...) Se nonostante tutto, però, non dovessi riuscire a scoprire nulla, puoi sempre entrare nella pagina Facebook di tuo figlio Marco e,  spacciandoti per lui, chiedere a Michele com'è andata la pagella. Probabilmente con lui si aprirà più facilmente.
Attenzione, però, a non farti scoprire: cerca di non usare troppi congiuntivi, metti qualche k qua e là, (ma senza esagerare), aggiungi faccine in quantità e qualche espressione da adolescente come: "non c'ho sbatti..". Vedrai che nessuno se ne accorgerà e tu riuscirai a scoprire cose molto interessanti!
Spero di esserti stata d'aiuto!"


Potete scrivere le vostre domande a "Scrivi a Cheddonna", direttamente nei commenti qui sotto,  sulla pagina di facebook "Cheddonna" o nel gruppo di Facebook "Il mondo di Cheddonna".
A presto!






12 commenti:

  1. Cara Paola, scusa se mi permetto, ma che preoccupazione è la tua? Non sapere i voti di Michele non ti permette di capire se tuo figlio ha dato il massimo?
    Perchè è questo, secondo me, che dobbiamo chiedere ai nostri figli: dare il meglio di sè indipendentemente dal risultato del compagno. Oltretutto frequentando due scuole diverse ci possono essere modi di valutazione diversi e quindi non sarebbe un confronto giusto.
    Ormai le mie figlie sono grandi, ma ricordo che c'era un compagno di classe di Giulia che, sia alle elementari che alle medie, era sempre preoccupato di sapere i suoi voti, il suo unico scopo era di "batterla" o perlomeno di avere i suo stesso risultato. Non sempre ci riusciva e questo diventava per lui frustrante e lo mandava in crisi (anche perchè la richiesta dei genitori andava in questa direzione). Poi le loro strade si sono divise, ma questa ansia di risultato lo ha accompagnato, lo ha reso insicuro, non gli ha fatto riconoscere le sue capacità e accettare i suoi limiti e fallimenti. Anche i genitori sono andati in crisi..
    Bè, mi auguro che tuo figlio non viva mai questo disagio, ma lascialo vivere serenamente, chiedigli il massimo impegno, precisione e costanza nello studio, ma se un compagno ha dei voti migiori dei suoi che probelma c'è? Tuo figlio è unico e si sentirà amato anche se non ha tutti 9 in pagella.

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  2. Sono un insegnante di lettere alle medie, e sempre più spesso mi capita di imbattermi in situazioni del genere: fisiologica competizione tra ragazzi che rispecchia fedelmente quella, ben più subdola, tra i loro genitori. Come se il successo educativo di questi ultimi potesse essere in qualche modo espresso e quantificato attraverso i voti dei figli...
    Alessandro

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  3. Scusa, Cheddonna, hai consigliato a Paola di non farsi scoprire dall'amico di suo figlio, ma non credi che sarebbe più grave se Marco si accorgesse che sua madre entra nel suo profilo facebook fingendo di essere lui?
    Maria Luisa

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    1. Cara Maria Luisa, come tu saprai, "il fine giustifica i mezzi", che è poi anche il motto del M.A.M.A (movimento anonimo mamme apprensive), il gruppo di auto aiuto che ho fondato insieme ad altre mamme della mia città. Se vuoi saperne di più leggi i post sull'argomento su cheddonna1.blogspot.com
      Ciao!

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  4. no no, non ci siamo... va bè essere apprensive ma fare le "guardone" non mi sembra corretto.
    Fammi capire, cosa vuole essere il vostro movimento? uno spazio dove mettere in comune le proprie difficoltà o un aiuto a trovare metodi di controllo a distanza della figliolanza?

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  5. Cioè, scusa, ma'...
    Ma quindi vuol dire che sei entrata anche tu nel mio profilo Facebook per controllarmi e hai fatto finta di essere me???
    IlPrincipe

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    1. Ma no, tesoro! Non lo farei mai, lo sai...dicevo per dire.
      Possiamo sentirci in privato su whatsapp, però?

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  6. Ecco fatto: ho cambiato la password di accesso, così IlPrincipe non potrà più ficcanasare nel mio blog. E' incredibile quanto siano curiosi i ragazzi di oggi!

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  7. Capisco che tra mamme sia giusto aiutarsi per accertarsi che i propri figli non facciano "cavolate". Però spacciarsi per tuo figlio, entrare nel suo profilo fb, solo per scoprire i voti di un compagno proprio non mi piace.

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    1. Sono d'accordo con Carmen e Dona! Ho cercato di dirlo a Cheddonna, all'ultima riunione del "M.A.M.A", ma lei e le altre mamme mi hanno guardata malissimo...

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